lunedì 22 agosto 2016

CAMPI BASE: CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Tanti ragazzi a partire dalla mia generazione in poi hanno avuto la possibilità di usufruire di spazi liberi e ben organizzati situati tra le scuole ed il centro di Codroipo: i Campi base ovvero i campetti.

Foto tratta dal camp multi sportivo gestito dall'associazione 2k project 
La costruzione di questi, iniziata nella seconda metà degli anni ottanta era concepita per fornire uno sfogo agli alunni delle scuole elementari, medie e superiori che contornano questo immenso polmone cittadino, permettere a tutti di poter giocare a basket, volley, pattinaggio calcetto e di esser di supporto alle scuole stesse come palestra all'aperto. Nel tempo si sono aggiunte altre attrazioni: la palestra di roccia, il palazzetto, la tensostruttura nonché un centro di aggregazione all'interno della casa dello studente.
Poco più di sei anni fa me medesimo, presidente dell'ASD Atletica 2000, Maurizio Chiarcossi, presidente della Polisportiva Codroipo, e l'Assessore allo sport Alessio Tonizzo avevamo posto le basi per ragionare su come ristrutturare e completare questo grande complesso.
Nello specifico l'intenzione era quella da un lato di ristrutturare alcune delle attrezzature/campi ormai bisognosi di manutenzione, organizzare al meglio la tensostruttura per renderla abile ad ospitare atletica, ginnastica artistica, attività motoria, psicomotricità, tennis, calcetto con una struttura polifunzionale (foto dal progetto di Maurizio Chiarcossi), realizzare lo skatepark, coprire il campo di pattinaggio e mantenere o migliorare il verde esistente. 
La tensostruttura pensata con spazi dedicati ad atletica, tennis, ginnastica artistica, calcetto
La volontà delle due associazioni era quella di contribuire nella progettazione (come è stato) ed economicamente interessando il CONI e le federazioni che gravitano sotto di esso.
Ciò avrebbe permesso di completare l'offerta dedicata agli sport organizzati (e gestiti dalle associazioni), liberare alcuni spazi nel palazzetto nella palestra delle medie necessari per la crescita delle attività legate a basket e volley, migliorare l'offerta all'interno delle scuole di vario livello, aumentare le possibilità legate al gioco e sport libero ed autorganizzato.

Uno spazio di grande respiro già ben impostato avrebbe acquisito un valore organico e maggiormente funzionale per una Codroipo centro e motore del Medio Friuli.
Nel 2011, non essendo stata confermata l'amministrazione uscente, il sottoscritto (che nel frattempo calcava i banchi della minoranza) e Maurizio Chiarcossi, ci siamo premurati di regalare e ribadire la bontà del progetto condiviso, a suo  tempo, anche con altre associazioni.
Purtroppo l'epilogo è conosciuto. L'amministrazione attuale ha stralciato completamente il progetto primigenio eliminando le proposte di organizzazione inerenti l'interno della tensostruttura, cassando lo skatepark, la struttura coperta dedicata al pattinaggio costruendo inutili recinti che eliminano quasi completamente la possibilità ai giovani di effettuare giochi liberi. Recinti e lucchetti!!!

La protesta comparsa durante quest'estate
Non bastasse è stato eliminato il centro di aggregazione della casa dello studente, utile, a mio avviso, a contenere le espressioni eccessivamente vivaci di alcuni adolescenti che, a volte, si tramutano in atti vandalici.
Aggiungerei che anche gli spazi relativi ai bambini più piccoli appaiono ora degradati e, nel complesso, manca un'attenta pulizia e un regolare sfalcio del verde. Tale situazione non è altro che la cronaca di una morte annunciata!

Tenuto buono, speriamo per il futuro, il progetto primigenio sento, con l'esperienza acquisita, di aggiungere ancora alcune proposte. I campi base, le scuole e il polisportivo comunale devono esser considerati come un unicum e ripensati per esser vissuti al massimo delle proprie potenzialità da studenti, giovani, anziani e cittadini di qualsiasi età ed estrazione. Devono diventare il  centro di aggregazione, libera o organizzata, di tutto il Medio Friuli, devono esser l'anello di congiunzione con la nostra pregiata zona naturalistica che si estende a sud con la zona dei Molini e del Parco delle Risorgive nonché  la Villa Manin sfruttando al meglio le piste ed i sentieri ciclabili e pedonabili.

Bisogna ridare ai cittadini la possibilità di usufruire degli spazi, per questo gli stessi devono esser rimodernati secondo questa ottica: percosi vita, percorsi pedonali, parchi giochi, percorsi ciclabili, palestre al chiuso ed all'aperto. 

Tutto ciò non è impossibile, è stato, almeno in parte, pensato e progettato, ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di saltare l'ostacolo ed impegnarsi in questo senso. Le associazioni sportive e culturali sono già pronte a mettersi in gioco, così diversi singoli cittadini. La palla, che sia di gomma, di cuoio o di cristallo, passa ora alla politica!